If Beethoven was a punk

If Beethoven was a punk

LO SPETTACOLO

“If Beethoven was a punk”, già andato in scena per l’anteprima presso la Sala Uno Teatro di Roma (sold out), alterna musica e parole e conduce a un finale del tutto inaspettato. Di pari passo con la musica e lo storytelling, i WakeUpCall e Made in Tomorrow hanno portato avanti un altro progetto: una graphic novel, firmata dalla fumettista Arianna Vittoria Beffardi. Durante la rappresentazione, quindi, il racconto è accompagnato dalle sue tavole, che creano un’atmosfera ancora più avvincente.

“If Beethoven was a punk” stravolge le regole degli spettacoli tradizionali e punta su una formula nuova, composta da musica, parole e fumetti. Lo storyteller prende per mano gli spettatori e li trascina all’interno di quest’avventura, lasciando che ognuno interpreti a suo modo il racconto. Le canzoni si incastrano perfettamente con il susseguirsi degli avvenimenti e danno forza al significato del racconto.

Lo spettacolo risulta molto interessante anche a livello didattico poiché avvicina i ragazzi a brani di musica classica e ai grandi compositori ( Halleluja di Haendel, Quinta Sinfonia di Beethoven, Canzonetta di Mozart e tanti altri ). I brani dopo un inizio classico vengono trasformati in brani rock. Sorge allora la domanda: se Beethoven o Mozart fossero vissuti nel XX secolo sarebbero diventate delle rockstar? Probabilmente sì o almeno è quello che ci piace pensare.

L’immaginazione è il potentissimo filo conduttore dello spettacolo, che tiene incollato lo spettatore alla poltrona fino alle fine.

 

LA STORIA

“If Beethoven was a punk” ha come protagonista Alex, giovane musicista che sogna di sfondare con la sua rock band. L’ispirazione, però, tarda ad arrivare e il suo cammino sembra costellato da troppi ostacoli e a un certo punto mollare tutto sembra inevitabile.

Per fortuna in suo soccorso arrivano nonna Muse, arzilla vecchietta con un passato da groupie, e la sua comitiva di amici alquanto particolare. Tra le sue frequentazioni, infatti, spiccano un certo Ludwig van Beethoven e tutti i suoi compagni di bevute: Mozart, Bach, Haydn, Händel, Chopin, Debussy, Cajkovskij, Vivaldi, Wagner, Bizet, Rossini, Dvorák. Un’allegra banda che la sera ama riunirsi per fare baldoria e suonare un po’, pronta a dimostrare ad Alex che per sfondare nella musica non basta il talento, servono anche tenacia e un pizzico di follia.

E quando si è disposti a osare, non c’è talent show che regga…